“Chi sceglie di vivere nelle zone più disagiate ha forse qualche diritto in più perché rappresenta un presidio per il territorio. In una regione con caratteristiche geomorfologiche particolarità come la nostra, dobbiamo consolidare l’equilibrio tra le potenzialità delle grandi aree urbane e quelle dei Comuni montani e rurali. È una delle sfide fondamentali che attendono il Piemonte nei prossimi anni”. Così il presidente di ANCI Piemonte, Alberto Avetta, a margine dell’incontro odierno sulla carenza di medici di famiglia e pediatri al quale hanno partecipato anche i vicepresidenti ANCI Gianluca Forno e Michele Pianetta e i rappresentanti dell’Uncem regionale.
“Di fronte a un fenomeno di dimensioni molto vaste, che interessa l’intero territorio nazionale, la Regione ci ha chiesto una mano. Non posso che ringraziare l’assessore Antonio Saitta per l’attenzione dimostrata nei confronti di un tema particolarmente caro ai Sindaci. Per quanto ci riguarda, collaboreremo affinché si trovi presto una soluzione al problema. Ben vengano dunque gli incentivi nell’ambito di un patto operativo tra Regione, Comuni e sindacati dei medici allo scopo garantire il presidio delle aree periferiche e montane. Ricordo che, in Piemonte, i piccoli Comuni sono 1066 su un totale di quasi 1200.
Ho ragione di ritenere che la nostra sia una delle regioni più sensibili al problema”, conclude Avetta.