“Con il governo abbiamo avviato una interlocuzione forte per cercare di tutelare le esigenze dei Comuni, soprattutto sulla partita del fondo crediti di dubbi esigibilità. Anche se non è passata la richiesta di neutralizzare completamente l’aumento dell’accantonamento al fondo, la proposta del governo di ridurre dal 95% al 90% la percentuale del fondo per coloro che rispettano i tempi di pagamento è un primo passo in avanti, anche se non è come quello che è stato fatto l’anno scorso”. Lo ha affermato Alessandro Canelli, sindaco di Novara e delegato ANCI per la Finanza locale, al termine della Commissione riunitasi a Roma per discutere della manovra 2020 alla luce dell’incontro avvenuto a Palazzo Chigi tra il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e una delegazione di sindaci.
Per Canelli l’incontro è servito a sbloccare l’impasse sui 564 milioni rivendicati dai Comuni per la mancata restituzione del taglio previsto dal dl 66 del 2014. “Una parte di questi soldi, pari a 100 milioni, rientrerà nelle casse comunali già da quest’anno consentendo di dare ossigeno ai Comuni per l’erogazione dei servizi. Mentre per la somma residua – sottolinea Canelli – si cercherà una soluzione per una restituzione progressiva nei prossimi anni”.
Importanti poi le novità sulla ristrutturazione del debito, con la convocazione di un tavolo tecnico per definire misure strutturali utili a superare le difficoltà finanziarie degli Enti locali. “Questa sarà la vera partita dei prossimi mesi: ci sono Comuni che pagano il 4,5% in media su debiti pregressi mentre il costo del debito è diminuito sostanzialmente”, osserva Canelli. L’ipotesi su cui si lavorerà è “quella di replicare il modello realizzato l’anno scorso a Roma per cercare di liberare risorse sulla parte corrente. Grazie al pagamento di interessi passivi minori – conclude il sindaco di Novara – puntiamo a rendere strutturale una rigenerazione finanziaria della parte corrente dei bilanci comunali”.
Soddisfatto degli esiti dell’incontro a Palazzo Chigi anche il presidente della commissione Finanza Locale di ANCI, Mauro Guerra: “È molto importante che i 100 milioni di euro che arriveranno subito per la mancata restituzione del taglio siano destinati al fondo di solidarietà comunale”, evidenzia. Si tratta di “un riconoscimento fondamentale che ripristina un principio di perequazione verticale nel nostro Paese”. Significativo poi “non solo da un punto di vista simbolico il riconoscimento della dignità dei sindaci dei piccoli Comuni, da garantire attraverso un’indennità che dovrà essere minimo di 1500 euro mensili”, conclude Guerra.