Nelle scorse ore si è svolta la riunione della Consulta ANCI Piccoli Comuni, alla presenza del vicepresidente vicario e sindaco di Valdengo (BI), Roberto Pella e del presidente del Consiglio nazionale ANCI, Enzo Bianco. In collegamento da remoto, la significativa partecipazione dei coordinatori regionali dei Piccoli Comuni, dal nord al sud del Paese.
Unanime il ringraziamento e il riconoscimento espresso per il lavoro svolto in questi anni da Massimo Castelli come coordinatore nazionale Piccoli Comuni dal 2014 a febbraio 2022, con l’auspicio e augurio che possa dimostrare la correttezza del suo comportamento.
Molti i temi affrontati e tutti di interesse primario delle realtà di minore dimensione demografica, dalle questioni che riscontrano alcuni primi risultati positivi a quelle ancora aperte.
Tra le prime, l’aver ottenuto “due piccoli ma importanti risultati che riguardano ben 5.521 enti, il 70% del totale, che governano più della metà del territorio nazionale, circa il 60%, con tutto il loro portato in termini di rischi ambientali, di spopolamento, di divario digitale ma anche di opportunità di sviluppo e crescita anche nell’ottica del PNRR”, come ha dichiarato il vicario Pella in merito alla recente approvazione da parte del Senato del ddl (di sua iniziativa) che toglie l’obbligo del controllo di gestione per i Comuni con meno di 5mila abitanti ed introduce la possibilità di un terzo mandato consecutivo per i Sindaci degli stessi piccoli Comuni, fino ad oggi consentito solo per i Comuni fino a 3.000 abitanti.
“Resta aperta la questione di principio per tutti i Comuni ed i cittadini elettori rispetto alla libertà di scelta del proprio e più diretto rappresentante” ha inoltre sottolineato Roberto Pella.
In merito alle iniziative da portare avanti nel medio lungo periodo si è invece espresso il Presidente del Consiglio nazionale, Enzo Bianco, che ha evidenziato la necessità di “raccogliere le istanze del territorio e ben rappresentate dai coordinatori regionali, riconducendole all’interno di un quadro complessivo di riferimento sul quale iniziare a lavorare, con l’obiettivo finale di combattere su ogni fronte possibile il drammatico trend dello spopolamento”.
“A tal fine – ha proseguito Enzo Bianco – l’Agenda Controesodo, varata dall’ANCI nel 2017 in occasione della XVII Conferenza Nazionale dei Piccoli Comuni tenutasi a San Benedetto del Tronto, sarà oggetto di rivisitazione e aggiornamento per essere trasformata da manifesto a vera strategia per il contrasto al calo demografico che da diversi decenni ormai colpisce circa 2.000 Comuni, con percentuali di perdita di residenti che vanno da un minimo del 20% fino ad oltre l’80%”.