“Se volete aiutarci a svolgere al meglio il ruolo di amministratori, dovete metterci nelle condizioni di liberarci dei lacci e lacciuoli burocratici che rallentano la nostra azione quotidiana”. Questo l’appello lanciato dai rappresentanti di ANCI nazionale a Vincenzo Spadafora, sottosegretario alle Pari opportunità e Giovani, nel corso della IX Assemblea di ANCI Giovani, organizzata a Chieti (la fotogallery della giornata).
“I sindaci, pur essendo eletti direttamente dai cittadini, hanno una responsabilità cui non corrisponde una reale autonomia”, hanno ribadito i rappresentanti dell’ANCI, sottolineando inoltre come i sindaci “non riescano a realizzare a pieno i programmi per cui vengono scelti, a causa dei troppi vincoli che li frenano. Va bene l’attenzione alle regole, ma non fino al punto di bloccare tutto”.
E poi una riflessione sul tema della reputazione degli amministratori locali, “spesso irrimediabilmente compromessa da indagini che, nel 95% dei casi, concludono in un nulla di fatto”, ha sottolineato l’ANCI.
Appello recepito dal sottosegretario alle Pari Opportunità e ai Giovani Vincenzo Spadafora, che ha ribadito l’importanza di “lavorare assieme ai sindaci per creare le condizioni affinché possano fare bene. Sarebbe un errore strategico se non partissimo dai Comuni – ha proseguito Spadafora – per questo, stiamo analizzando la disponibilità di risorse utili a sostenere i progetti delle comunità locali e a dare risposta a quelle esigenze che solo un sindaco conosce”.
Alla IX Assemblea di ANCI Giovani hanno partecipato il presidente di ANCI Piemonte Alberto Avetta, il vicepresidente all’Innovazione Michele Pianetta e il coordinatore di ANCI Giovani Piemonte, Lorenzo Puliè Repetto. “A Chieti – spiega il coordinatore dei giovani amministratori piemontesi – sono intervenuto, al fianco dei sindaci di Pesaro e di Trieste, per parlare di come liberare le energie dei giovani amministratori locali attraverso la sburocratizzazione. Semplificare non è solo tracciare una riga sul comma di un regolamento: si tratta di avere una visione complessiva della società, per cercare di rispondere alle richieste dei cittadini nel modo più semplice e veloce. La complessità della società moderna – conclude Puliè Repetto – ci impone di adeguare la burocrazia alle esigenze attuali. Vale per i Comuni di ogni dimensione e anche per le circoscrizioni delle città più grandi”.