Il Direttore Generale per le Biblioteche e il Diritto d’Autore del MiBACT, Paola Passarelli, ha scritto ad ANCI a fronte delle numerose richieste, pervenute da parte di biblioteche civiche, riguardanti il campo di applicazione del DPCM 3 novembre 2020 nel settore bibliotecario.
Ad avviso del Ministero, “i servizi erogati dalle Biblioteche pubbliche” rientrano “tra le attività indifferibili di cui alla Direttiva n. 2/2020 del Ministro per la Pubblica Amministrazione, essendo rivolta a fruitori le cui esigenze debbono essere soddisfatte nell’immediato, in quanto il ritardo comporta la sopravvenuta inutilità della prestazione”.
Per queste ragioni, “fermi restando la sospensione dei servizi di apertura al pubblico erogati dai luoghi di cultura, tutti i servizi effettuabili da remoto, non appaiono in contrasto con la normativa vigente che disciplina l’accesso programmato e contingentato di utenti per la fruizione del servizio di prestito dei libri”.
Dal canto suo, il Segretario Generale dell’ANCI Veronica Nicotra ha risposto alla lettera del Direttore Generale Passarelli dichiarando la completa adesione dell’Associazione alle valutazioni del MiBACT e ritenendo, dunque, che le biblioteche civiche possano continuare ad effettuare il servizio di prestito dei libri, nel rispetto dei protocolli di sicurezza,