“Nella prospettiva di un più ampio confronto con il Governo sui principali interventi di carattere finanziario ed ordinamentale, chiediamo di accelerare l’adozione delle misure urgenti che assicurino un’ordinata gestione finanziaria dell’esercizio corrente e ci aspettiamo che le proposte trasmesse dall’Anci alla Presidenza del Consiglio trovino recepimento”. Lo afferma Guido Castelli, delegato ANCI per la Finanza locale e presidente Ifel.
Prioritario un intervento che riduca l’eccessiva onerosità degli adempimenti della contabilità economico-patrimoniale e del bilancio consolidato, che devono essere anzitutto resi facoltativi per i piccoli comuni. “All’elevato sforzo amministrativo – spiega Massimo Castelli – non corrisponde un effettivo arricchimento conoscitivo, che riteniamo già soddisfatto dalla nuova contabilità finanziaria. Deve inoltre essere previsto almeno un quadriennio di sperimentazione al fine di adottare gli eventuali correttivi necessaria per la messa a regime del nuovo sistema contabile”.
ANCI ravvisa inoltre l’urgenza di “un intervento chiarificatore sulle modalità di applicazione dell’imposta sulla pubblicità in seguito alle incertezze prodotte da alcuni interventi legislativi e dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 15/2018. Vanno poi rivisti i criteri per l’accesso ai contributi agli investimenti di cui all’art.1 c. 853 della legge di bilancio 2018, mai concordati con Anci, e prorogato il termine per la presentazione delle domande relative al 2019, attualmente in scadenza al 20 settembre. Vanno introdotti sin d’ora dispositivi finalizzati alla ristrutturazione del debito locale che continua a pesare in modo abnorme su ampie fasce di comuni, soprattutto di medie e piccole dimensioni; servono misure di razionalizzazione delle procedure di riequilibrio finanziario, per facilitare il risanamento degli enti in difficoltà”.