Edicola

Salvaguardare e modernizzare le edicole, che soffrono la crisi profonda dell’editoria, trasformandole in una rete di servizi per il cittadino. Tutto questo mettendo a frutto l’esperienza maturata durante l’ emergenza Covid, che ha messo in risalto l’essenzialità di una rete di vendita capillare per garantire il diritto all’informazione, soprattutto a tutela delle fasce deboli.

È questo l’obiettivo del protocollo di intesa sottoscritto da ANCI, FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali) e sindacati dei rivenditori di giornali, i cui contenuti sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Firenze.
L’accordo vuole sensibilizzare i Comuni su alcune misure utili al rilancio della rete delle edicole al suo ricambio generazionale e al sostegno alle imprese giovanili e femminili: dalla riduzione dei canoni per le occupazioni di suolo pubblico; alla possibilità concessa agli edicolanti di svolgere servizi anagrafici decentrati per il rilascio di certificati comunali; ad iniziative mirate per preservare una presenza capillare dei punti vendita anche nelle aree periferiche. Vengono anche auspicati incentivi e forme di aiuto economico per la ristrutturazione dei manufatti usati per la vendita e per favorire la flessibilità in termini di orari e giorni di apertura, nonché una semplificazione delle procedure, eliminando gli ostacoli amministrativi che limitano la possibilità di ampliare le categorie merceologiche e i servizi offerti a cittadini e turisti.

Nell’accordo ANCI si impegna a sostenere l’attività delle edicole, la diffusione della carta stampata e l’accesso alla buona informazione dei cittadini e chiede al parlamento e al governo una norma per contenere le fake-news che minano alle radici la democrazia.

“L’esistenza di una rete diffusa di edicole è uno dei requisiti per la qualità dell’informazione e quindi della democrazia anche in un contesto di crescente ricorso agli strumenti digitali di comunicazione” ha detto il presidente dell’ANCI, Antonio Decaro.

A parere del presidente FIEG, Andrea Riffeser Monti: “La crisi che attraversa la stampa si contrasta efficacemente moltiplicando i luoghi e le occasioni per i cittadini di entrare in contatto con i giornali. Le edicole costituiscono il luogo naturale e privilegiato di accesso all’informazione. Per questa ragione occorrono edicole aperte in tutti i quartieri e in tutti i paesi, moderne e funzionali in grado di attrarre potenziali lettori offrendo anche servizi aggiuntivi. Il Protocollo di intesa impegna i Comuni, gli editori e gli edicolanti, per la prima volta tutti insieme, ad operare in questa direzione”.

Andrea Innocenti, presidente nazionale SNAG, sindacato aderente a Confcommercio: “Salvaguardare le edicole non significa solo dare un sostegno agli edicolanti, ma è un atto che riveste una forte valenza politica, sociale e culturale. Difendere le edicole significa difendere il pluralismo dell’informazione su carta. E a tutt’oggi l’80% dei ricavi degli Editori arriva dalla vendita di giornali cartacei. Difendere le edicole significa difendere il diritto, costituzionalmente garantito, dei cittadini di ricevere informazioni su tutto il territorio nazionale, anche nelle zone periferiche, remote o svantaggiate. Ci auguriamo che questo protocollo trovi attuazione presso il maggior numero di Comuni possibile, ben sapendo che ciò potrà avvenire solo con la disponibilità del Governo a sostenere questo progetto”.