“I Comuni si adeguino in fretta al Gdpr: il periodo di rodaggio è finito e chi non rispetta la legge rischia pesanti sanzioni. Bisogna assolutamente correre ai ripari”. Il vicepresidente all’Innovazione di ANCI Piemonte, Michele Pianetta, lancia un appello ai nuovi sindaci.
Lo scorso 20 maggio è cessata l’efficacia della norma transitoria relativa all’applicazione delle sanzioni amministrative previste dal nuovo regolamento europeo, ma di fatto per molti Comuni la compliance al Gdpr è ancora lontana se è vero, come sostiene uno studio di Federprivacy, che il 47% dei siti della PA locale utilizza ancora protocolli non sicuri, mentre il 36% non rende noti i recapiti per contattare il Data Protection Officer (DPO), figura obbligatoria per le pubbliche amministrazioni.
I Comuni piemontesi potenzialmente inadempienti sarebbero circa 500, la metà del totale. “Il mancato adeguamento alle prescrizioni del GDPR – ricorda Pianetta – mette seriamente a rischio i Comuni. Spesso le amministrazioni si servono dei loro siti internet per diffondere informazioni e newsletter, ma senza l’adozione di protocolli sicuri i dati disponibili potrebbero essere utilizzati impropriamente”. Ad un anno dall’entrata in vigore del nuovo regolamento Gdpr c’è ancora molto da fare. “Da maggio dell’anno scorso a marzo 2019 – ricorda Pianetta – il Garante per la privacy ha ricevuto oltre 7.200 segnalazioni e quasi 950 denunce per violazioni della privacy in tutta Italia. Un dato generico, che non riguarda soltanto la pubblica amministrazione ma che è comunque allarmante”.
Nel processo di adeguamento alla normativa europea, l’ANCI Piemonte è al fianco dei Comuni fin dall’anno scorso: oltre a diversi appuntamenti formativi sul tema, nel febbraio 2018 è stato sottoscritto un importante accordo-quadro con Ancitel che, attraverso il MEPA, mette a disposizione di tutti i Comuni piemontesi un’interessante offerta di supporto e di consulenza a tariffe agevolate. “Inoltre, proprio in questi giorni – spiega Pianetta – abbiamo lanciato un’idea che potrebbe rivelarsi molto utile, quella dell’istituzione dei “Digital angels”, figure itineranti capaci di muoversi sull’intero territorio regionale per fotografare le criticità dei Comuni in materia di Innovazione. Dalla Regione vogliamo un aiuto concreto: i piccoli Comuni, quelli che più di tutti soffrono le carenze di organico e la mancanza di un serio turn-over del personale, sono i più esposti a questo tipo di criticità. Al presidente Cirio e al nuovo assessore all’Innovazione, Matteo Marnati, chiediamo di non lasciare soli i sindaci”, conclude Pianetta.