“Abbiamo bisogno di professionalità e quello del servizio civile sembra un percorso che funziona, un percorso che colloca i volontari in situazioni interessanti e che esalta maggiormente le loro caratteristiche”. Lo ha detto Claudio Scajola, delegato ANCI al Servizio civile e volontariato e vicepresidente ANCI intervenendo alla giornata di avvio dei progetti di Servizio Civile Universale nei Comuni, che si è svolta a Milano. Un momento di confronto dei soggetti istituzionali coinvolti nella rete del circuito SCANCI.IT, che mette insieme 1200 Comuni, ANCI Nazionale e 10 Anci regionali.
“Far ripartire oggi il servizio militare è fuori dal mondo perché oggi il mondo è diverso. Il servizio civile aiuta a far crescere la nostra comunità, dovremo quindi trovare il modo di organizzare meglio le risorse che ci vengono date ma a pagare non possono essere sempre i comuni”, ha sottolineato Scajola facendo riferimento al taglio delle risorse pari a 250 milioni del PNRR
Da parte sua, il segretario generale di ANCI nazionale, Veronica Nicotra, intervenuta nell’ambito della tavola rotonda “Il Servizio Civile in Comune: un’esperienza di cittadinanza attiva e un volano per lo sviluppo dei territori’, ha sottolineato l’importanza della rete del servizio civile ANCI con i 1200 comuni e le Anci regionali. “Dobbiamo interrogarci – ha sottolineato Nicotra – sull’attenzione che i giovani rivolgono a questo percorso per la necessità di orientamento. Questa iniziativa – ha aggiunto – testimonia l’impegno delle ANCI nazionale e regionali anche nel confronto con il governo al fine di tutelare gli interessi dei Comuni, delle comunità e l’interesse generale del paese. Un lavoro che facciamo anche con il dipartimento per le politiche giovanili. Obiettivo è specializzare e valorizzare il ruolo dei comuni nell’ambito della rete del servizio civile”.
A illustrare i numeri del coordinamento che ANCI svolge verso i Comuni sul Servizio civile è stato il capo area Relazioni internazionali Sicurezza e responsabile per il Servizio civile di ANCI, Antonio Ragonesi. “Nel dettaglio – ha detto – l’Associazione svolge un’azione di coordinamento per i Comuni e per le ANCI regionali che intendono programmare insieme gli interventi da realizzare sui territori. Questo significa maggiore coerenza dei progetti per garantire che questo anno di esperienza sia utile, proficuo basato su standard qualitativi assicurati da Pinerolo a Siracusa. Oggi contiamo circa 1200 i Comuni che lavorano su base volontaria insieme nel network SCANCI.IT e la rete dei Comuni rappresenta la dorsale pubblica più rilevante a livello nazionale e una delle reti più significative di servizio civile”.
Ad oggi nella rete ci sono:
- 37 Comuni in Abruzzo
- 1 Comune in Basilicata
- 67 Comuni in Friuli-Venezia Giulia
- 4 Comuni in Lazio
- 27 Comuni in Liguria
- 671 Comuni in Lombardia
- 12 Comuni nelle Marche
- 90 Comuni in Piemonte
- 1 Comune in Puglia
- 78 Comuni in Sardegna
- 8 Comuni in Sicilia
- 48 Comuni in Umbria
- 1 Comune in Val D’Aosta
- 86 Comuni in Veneto
Oltre ai Comuni, nel network ci sono altri enti territoriali, tra cui Unioni di Comuni, Comunità Montane, Procure e Tribunali, Prefettura, Città Metropolitane, Associazioni e Fondazioni, Aziende Speciali Consortili.
I comuni coinvolti nel Bando sono 643 collocati in 14 regioni di 612 comuni, 2 città Metropolitane, 15 Unioni di comuni ANCI e 4 Anci regionali, 1 camera di commercio 8 enti pubblici e privati no profit.
Il 28 maggio 2024 inizieranno la loro attività 1447 volontari che poi aumenteranno nei prossimi tre mesi per via degli avvii scaglionati. Complessivamente nel Network SCANCI.ITsono coinvolte ANCI, 10 ANCI regionali (Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Marche, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Umbria, Veneto, Sicilia) e oltre 1200 Comuni/Enti. Da un paio di anni ci sono preziose collaborazioni anche con ANCI Toscana.
Oggi prendono avvio nuovi 1447 giovani volontari che per un anno presteranno il servizio in favore della comunità locale.
A questi si aggiungeranno altri giovani nei prossimi 3 mesi per via degli avvii scaglionati per un totale di 1883 giovani tra cui 60 che pur con disabilità hanno deciso di prestare anch’essi il servizio e che ci vede come istituzioni locali ancora di più impegnati a raccogliere questa importante sfida.