La partecipazione civica e il coinvolgimento dei cittadini alla luce delle nuove sfide del Pnrr e della politica di coesione: questo il filo conduttore della Summer school in corso a Torino (il 5 e il 6 settembre) a cura di CheFare, Compagnia di Sanpaolo, ANCI-National URBACT Point e Comune di Torino. Obiettivo del percorso formativo è quello di contribuire alla costruzione di competenze pratiche e strategiche per i funzionari della Pubblica amministrazione locale sul tema della partecipazione e della collaborazione civica.
“Si tratta di un percorso avviato lo scorso anno, in occasione di un incontro tematico organizzato con CheFare alla Triennale di Milano – ha spiegato Simone d’Antonio, responsabile ANCI-National URBACT Point -. Un appuntamento che ha fatto emergere non solo il confronto e lo scambio di esperienze sui temi dell’innovazione sociale e del coinvolgimento di soggetti locali, come i centri culturali, per lo sviluppo delle aree urbane, ma anche la necessità di organizzare momenti formativi sul tema della partecipazione civica”.
La Summer school vede la partecipazione di circa una ventina di Comuni appartenenti non solo alla rete Urbact ma anche amministrazioni che già da tempo stanno sperimentando pratiche di amministrazione condivisa tra cui: Genova, Napoli, Bari, Reggio Emilia, Cuneo, Varese e molti altri.
La prima giornata formativa è stata aperta dal Comune di Torino che ha raccontato la propria esperienza con i progetti Co-City e Tonite focalizzando l’attenzione sul significato di partecipazione a cui è seguito il racconto della realizzazione dei patti di collaborazione, strumento per coinvolgere attivamente i cittadini.
In particolare, Torino si è soffermata sulle attività e le iniziative delle Case di quartiere come epicentro della partecipazione, esperienza che si ricollega a quanto sta facendo, ad esempio, Bari con le reti civiche urbane.
La Summer school raccoglie e traduce in pratica una esigenza formativa delle amministrazioni locali dimostrando, ancora una volta, come l’esperienza dei Local group della rete Urbact, attraverso il metodo partecipativo, sia una politica di successo per un’amministrazione condivisa del territorio soprattutto alla luce delle sfide dei fondi europei e del Piano nazionale di ripresa e resilienza.