L’ANCI ha dato Intesa nella seduta straordinaria della Conferenza Unificata di venerdì 31 luglio 2020 al “Documento di indirizzo e orientamento per la ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia” (leggi il documento).
Le Regioni, pur esprimendo Intesa, hanno presentato alcune raccomandazioni, quelle recepite nella premessa del testo definitivo riguardano la precisazione che il protocollo d’intesa tra i diversi soggetti competenti e le OSS sia di livello nazionale e l’introduzione della clausola di salvaguardia per le Regioni a Statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano. Le altre raccomandazioni restano agli atti della Conferenza Unificata.
Il documento, approvato anche dal Comitato Tecnico Scientifico, recepisce molte delle osservazioni e proposte emendative presentante dall’ANCI ed è il risultato di un importante lavoro tecnico portato avanti in questi mesi insieme al Ministero dell’Istruzione e alle Regioni.
La priorità è garantire la ripresa e lo svolgimento in sicurezza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia in presenza, assicurando sia i consueti tempi di erogazione sia l’accesso allo stesso numero di bambini accolto secondo le normali capienze.
Il documento prevede, infatti, che la capienza massima complessiva per ogni struttura ospitante i servizi educativi per la prima infanzia sia quella indicata dalle normative regionali e per ogni struttura ospitante scuole dell’infanzia sia quella indicata dalle norme tecniche per l’edilizia scolastica.
Tra i punti principali del documento:
- Corresponsabilità educativa: il rapporto tra il servizio educativo/la scuola e la famiglia gioca un ruolo fondamentale, per la corresponsabilità educativa per garantire il rispetto delle previste condizioni di sicurezza;
- Stabilità, nella sezione, del personale educatore/docente e collaboratore, evitando, nei limiti della migliore organizzazione attuabile e delle sopravvenute esigenze, che tali figure interagiscano con gruppi diversi di bambini. I gruppi/sezioni, infatti, devono essere organizzati in modo da essere identificabili;
- Rapporto numerico personale educativo/bambini come da indicazioni ordinarie, salvo eventuali diverse disposizioni adottate dalle singole Regioni;
- Evitare l’utilizzo promiscuo degli stessi spazi da parte dei bambini di diversi gruppi, ove possibile. Tutti gli spazi disponibili potranno essere “riconvertiti” in spazi distinti e separati per accogliere stabilmente gruppi di relazione e gioco (consigliabile l’utilizzo di spazi esterni);
- Gruppi stabili anche nel pre e post scuola, laddove possibile;
- Verificare la possibilità di individuare ulteriori figure professionali, di prevedere eventuali deroghe per le sostituzioni e di assegnare dotazioni organiche aggiuntive nei limiti delle risorse disponibili;
- Ristorazione scolastica: evitare l’affollamento dei locali ad essa destinati, a meno che le dimensioni dell’ambiente non consentano di mantenere i gruppi opportunamente separati. Viceversa, si potranno prevedere turni di presenza dei gruppi, oppure si potrà consumare il pasto nelle aule o negli spazi utilizzati per le attività ordinarie;
- Spazio riposo, laddove presente: organizzato garantendo una pulizia approfondita della biancheria e degli spazi e una corretta e costante aerazione, prima e dopo l’utilizzo;
Incremento nella frequenza e nella tipologia dei prodotti per la pulizia e l’igiene degli ambienti; - Protocollo condiviso: protocollo di Intesa tra i diversi soggetti competenti per il settore 0-6 e le organizzazioni sindacali per garantire l’avvio e lo svolgimento dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione del Covid-19.