Il tema delle democrazie decidenti e il ruolo delle assemblee elettive locali è stato al centro della conferenza dei presidenti dei Consigli Comunali piemontesi svoltasi questa mattina nella sala consiliare del Comune di Alessandria.

“L’incontro – spiega il presidente del consiglio comunale di Alessandria, Emanuele Locci – è nato da un ‘esigenza ben precisa: quella di ridare centralità alle assemblee elettive e ai loro presidenti, seconde cariche istituzionali dopo i sindaci. Sempre più spesso lo status e le prerogative dei consigli comunali tende a scivolare in secondo piano rispetto a quello delle giunte. Ridare centralità all’attività propositiva delle assemblee è fondamentale per il funzionamento e l’esistenza stessa di una democrazia reale”.

All’incontro, promosso da ANCI Piemonte, era presente Alessandro Fucito, Coordinatore nazionale della Conferenza dei Consigli comunali ANCI e Presidente del Consiglio comunale di Napoli. “Chiediamo maggiore dignità e chiarezza sul ruolo e sulle funzioni dei Consigli comunali – ha detto Fucito -. Come Coordinamento nazionale stiamo elaborando delle proposte normative che porteremo all’attenzione del Governo e del Parlamento e di cui parleremo anche in sede di Assemblea nazionale ANCI ad Arezzo e, ancora prima, in un seminario nazionale incentrato sui Beni comuni che si terrà a Napoli il prossimo 11 ottobre, occasione inoltre di riflessione e valorizzazione delle assemblee elettive”.

“In questo primo incontro – ha aggiunto Diego Borla, vicepresidente ANCI Piemonte e presidente del Consiglio comunale di Ivrea – è emersa con forza la necessità di un confronto continuativo e costante che consenta di ridare la giusta importanza al ruolo dei consigli comunali e ai loro presidenti. Il modello di democrazia recitativa che si sta affermando in tutto il mondo rischia di sminuire sempre più le funzioni degli organi collegiali. Da qui la volontà di aprire una seria riflessione sui temi dalla rappresentanza e della partecipazione”.

Concetto ribadito, peraltro, da Enzo Lavolta, vicepresidente del Consiglio comunale di Torino, per anni alla guida di una circoscrizione del Capoluogo piemontese: “L’incontro odierno rappresenta un’opportunità straordinaria perché ci consente di approfondire il tema stesso della democrazia rappresentativa. Dal 1993, con l’introduzione dell’elezione diretta del sindaco, le assemblee elettive hanno patito gli effetti di una certa ‘asimmetria’ nel rapporto con gli esecutivi ovvero con le giunte. Occasioni come quella di oggi ci consentono di fare una seria riflessione e di elaborare delle proposte concrete per cambiare le cose”.

Per Roberto Nonnis, presidente del Consiglio comunale di Borgomanero, e Giancarlo Locarni, presidente del Consiglio comunale di Vercelli: “I presidenti dei Consigli comunali hanno un compito delicato, quello di rappresentare tutti i consiglieri al di là delle appartenenze politiche. L’incontro di oggi ci consente di elaborare una visione comune dei problemi che investono le assemblee elettive, con l’obiettivo di favorire e rilanciare la democrazia partecipativa”.

All’incontro hanno partecipato anche il professor Jörg Luther, ordinario di Diritto Pubblico dell’Università del Piemonte Orientale e il professor Renato Balduzzi, ordinario di Diritto Costituzionale all’Università Cattolica del Sacro Cuore, concordi nel ribadire le difficoltà della democrazia locale, sia in termini di rappresentanza sia in quanto a partecipazione.
“La democrazia non può essere un optional – ha sottolineato Balduzzi – servono iniziative in grado di garantire la partecipazione attiva dei cittadini, bisogna tornare a dialogare e trovare delle soluzioni comuni ai problemi. Ben vengano dunque momenti di confronto come quello organizzato da ANCI Piemonte”.