“La vera innovazione parte dalla rete. Ma in questo campo c’è tanto da fare. Si litiga persino sui metri di asfalto da rifare”.

La denuncia parte dalle pagine del Corriere della Sera e investe l’intero territorio regionale, anche se il problema è più marcato in alcune province rispetto ad altre.

Sulla questione, a difesa degli interessi delle comunità locali, interviene in modo perentorio il vicepresidente all’Innovazione di ANCI Piemonte, Michele Pianetta, reduce da un importante riunione al COBUL (Comitato per la diffusione della Banda Ultra Larga) svoltasi la settimana scorsa a Roma.

“I nostri sindaci ci chiamano e si lamentano, parlano di cantieri solo sulla carta — denuncia Pianetta, che alla riunione tenutasi nella sede del MiSE ha preso parte in rappresentanza dell’ANCI nazionale —. Stimiamo su tutta la regione un anno di ritardo sulla banda ultralarga e su Torino addirittura qualcosa di più”, continua il vicepresidente all’Innovazione. Il Corriere della Sera ricorda punta il dito contro la burocrazia, colpevole di frenare lo sviluppo della connettività a banda larga, e ricorda le iniziative intraprese dall’ANCI Piemonte a sostegno dei Comuni.

“L’ANCI Piemonte – rammenta Pianetta – un anno e mezzo fa bussò alle porte di Palazzo Lascaris. All’assessore alle Attività Produttive aveva proposto l’uso di voucher per il digitale, come quelli approvati giovedì scorso dal COBUL. Giuseppina De Santis aveva risposto picche” ricorda Pianetta, che ora esulta soddisfatto per l’accoglimento della proposta ANCI: “Dopo un anno e mezzo il governo si è accorto della bontà della nostra proposta e ha deciso di istituire i voucher. Una vittoria di ANCI, meglio tardi che mai”.

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