“Il governo dia oggi un segnale chiaro in materia di semplificazione della vita dei piccoli Comuni. Stiamo lavorando proficuamente e in grande sintonia nel tavolo tecnico politico presieduto dal sottosegretario Candiani con il contributo importante degli altri ministeri e della viceministra Castelli. Serve subito, in uno dei provvedimenti all’attenzione del Consiglio dei ministri di oggi, una proroga del termine per la contabilità economico patrimoniale, un adempimento insostenibile per moltissimi enti fino a cinquemila abitanti”. Lo dichiara il presidente dell’ANCI, Antonio Decaro.
“Abbiamo raccolto ampia condivisione sulla inutilità di questa complessa e faticosa incombenza, che risulta antieconomica a fronte di benefici informativi esigui. Ricordiamo che a partire dal 2019 i 5.700 piccoli Comuni italiani dovranno corredare il rendiconto, in scadenza il 30 aprile prossimo, con i documenti economico-patrimoniali pena la nullità del consuntivo, con le gravi conseguenze che ne derivano: possono portare allo scioglimento del Consiglio comunale. I sindaci chiedono da alcuni anni chiarezza definitiva sull’argomento. Speriamo che oggi alle parole sulla necessità di semplificare e non complicare la vita dei piccoli Comuni seguano fatti concreti. Non c’è più tempo”.
“Già in sede di Legge di Bilancio – aggiunge il vicepresidente vicario di ANCI e sindaco di Valdengo (BI), Roberto Pella – avevamo ribadito tale necessità e discusso sull’opportunità di semplificare questa previsione per i Comuni di minore dimensione demografica, l’obiettivo era stato raggiunto solo a metà con il consolidato. Oggi dobbiamo portare a compimento una visione condivisa in molte sedi per non vanificare la giusta direzione di dialogo e fattiva collaborazione intrapresa con il Governo”.