“Essere ricevuti dal Santo Padre è un privilegio e un onore. Il riconoscimento più elevato all’attività essenziale e insostituibile delle donne e degli uomini della Protezione civile che, nelle situazioni più gravi nelle quali sono chiamati ad operare, hanno dimostrato e dimostrano non solo professionalità, dedizione e competenza, ma al contempo umanità e sensibilità straordinarie”. Così il delegato alla Protezione civile ANCI, Alessandro Ghinelli, ricevuto in udienza da Papa Francesco assieme ai sindaci dei Comuni colpiti dal sisma del 2016 e con il coordinatore delle ANCI regionali, Maurizio Mangialardi.
“Insieme alla organizzazione e pianificazione di interventi integrati e coordinati capaci di gestire le criticità che purtroppo comportano gli eventi più drammatici e calamitosi – ricorda Ghinelli – la prima ed immediata risposta all’emergenza deve essere garantita a livello locale: il Comune è l’istituzione più vicina al cittadino e il sindaco è il riferimento di Protezione civile sul territorio. Il nostro – aggiunge il delegato ANCI – è un Paese senz’altro unico e bellissimo ma quanto mai delicato e fragile, soggetto ad una notevole varietà di rischi. E’ indispensabile quindi assicurare ad ogni area la presenza di risorse umane, mezzi e capacità operative in grado di intervenire prontamente nelle emergenze, ma anche di operare per prevenire, per quanto possibile, eventuali calamità”.
Da parte sua Maurizio Mangialardi ricorda come l’udienza odierna “inizialmente programmata per il settembre 2016 e poi rinviata a causa del sisma del 24 agosto, è l’occasione per testimoniare i valori di solidarietà, vicinanza, amicizia, stima e rispetto per tutte le forze civili e militari che costituiscono l’indispensabile nucleo di primo soccorso alla popolazione colpita dalle calamità. Ringraziamo il Santo Padre per la sua attenzione – ha concluso Mangialardi – vicinanza e preghiera per i terremotati del Centro Italia, così a come quelli di Ischia che hanno subìto anch’essi le conseguenze di un sisma”.