“L’assegnazione immediata delle risorse relative all’edilizia scolastica contenute nel fondo plurisettoriale, bocciato dalla Corte Costituzionale per mancata concertazione con le Regioni, ma le cui risorse, specie quelle destinate agli interventi di messa in sicurezza sismica nelle scuole sono state ‘salvate’ dalla Consulta”. È quanto chiedono il presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, e il presidente dell’UPI, Achille Variati, in una missiva inviata ai ministri dell’Economia, Giovanni Tria, dell’Istruzione, Marco Bussetti e degli Affari Regionali Erika Stefani.
Decaro e Variati ricordano innanzitutto come sullo sblocco del riparto del fondo si sia pronunciato anche il Consiglio di Stato, considerandolo legittimo.
Nello specifico la lettera ricorda come, con il decreto del 21 dicembre 2017, siano stati individuati i 1.150 Comuni beneficiari dei 1058 miliardi di euro per gli interventi di messa in sicurezza e di adeguamento simico, fissando il termine di 18 mesi dalla pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale per le progettazioni esecutive e le aggiudicazioni almeno provvisorie.
Tuttavia, “a distanza di sette mesi dal decreto gli enti locali sono ancora in attesa dell’erogazione delle risorse che non risultano bloccate pur non avendo ricevuto nessuna comunicazione ufficiale dai ministeri interessati”. Da qui la richiesta di completare l’iter di assegnazione delle risorse la cui mancata erogazione sta provocando “gravi ritardi e slittamenti non più sostenibili – chiosano Decaro e Variati – in un ambito così delicato per la vita delle nostre comunità”.