Il primo appuntamento di “ANCI Piemonte Incontra” – in preparazione dell’Assemblea Congressuale dell’associazione che si svolgerà a Novara il prossimo 4 ottobre – si è svolto a Genola, in provincia di Cuneo, ed è stato dedicato al tema del PNRR, con un focus sulle piccole e medie opere e sulla digitalizzazione dei Comuni. I lavori sono stati aperti dal Sindaco Flavio Gastaldi, organizzatore dell’evento, e sono stati guidati dalle relazioni tecniche della dott.ssa Carla Bue e del dott. Giorgio Musso.
Nelle due ore di dibattito, i numerosi amministratori presenti hanno hanno fatto il punto sull’impatto degli investimenti del PNRR nei territori.
In apertura dei lavori, il presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo, ha sottolineato come il ruolo dell’ente, in costante trasformazione dopo le riforme della legge Delrio rimaste parzialmente incompiute, si sia “specializzato nella fornitura di servizi specializzati per la progettazione delle opere e la gestione delle gare di appalto, supportando i piccoli municipi nelle procedure di investimento”. Sul territorio della provincia Granda gravitano complessivamente 800 milioni di euro di finanziamenti, che ne fanno una delle province italiane più coinvolte nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Le relazioni tecniche hanno evidenziato la complessità del processo attuativo del PNRR soprattutto a causa delle carenze di organico degli enti locali, della complessità delle procedure attuative e delle criticità riscontrate nei rapporti con le funzioni centrali dello Stato.
In quest’ottica, l’estromissione delle “piccole e medie opere” dal PNRR, varata dal Governo a fine 2023, non ha comportato visibili miglioramenti e semplificazioni delle procedure. I territori avrebbero potuto beneficiare di una “boccata di ossigeno” e avviare investimenti rimandati da anni, come quelli finalizzati alla prevenzione del dissesto idrogeologico e all’efficientamento energetico. Tuttavia, i ritardi nei pagamenti da parte dei ministeri e la complessità di inserimento degli stati di avanzamento nelle banche dati statali, hanno gravemente compromesso gli equilibri di cassa dei comuni, esponendoli al rischio di un contenzioso con le imprese incaricate di effettuare i lavori.
I partecipanti all’incontro hanno sottolineato la necessità che ANCI si faccia promotrice di un’iniziativa volta alla creazione di un fondo rotativo di garanzia (a livello regionale o con il concorso delle fondazioni bancarie) che consenta ai Comuni di gestire senza rischi le anticipazioni di cassa, in attesa dei fondi ministeriali. Altro elemento di grande preoccupazione espresso dagli amministratori riguarda l’impatto in termini di maggiori costi degli interventi del PNRR. Il rischio è quello di non riuscire a mantenere in esercizio le infrastrutture che il piano ha permesso di realizzare. Alcuni interventi degli amministratori hanno inoltre sottolineato l’opportunità che gli eventuali risparmi sulle gare per il Programma Scuola Futura possano essere destinati all’acquisto degli arredi per gli edifici scolastici, che attualmente non sono coperti da finanziamenti statali o regionali.
Soddisfatto il sindaco di Genola e vicepresidente di ANCI Piemonte, Flavio Gastaldi: “È stato un momento molto importante di confronto tra più di 50 amministratori e funzionari cuneesi. Un dialogo franco e diretto, nello stile degli amministratori locali. Ringrazio i relatori che ci hanno aiutato ad affrontare in modo chiaro argomenti estremamente complessi grazie ad un approccio immediato e concreto”.