“Le aree interne sono soggetti portatori di opportunità per lo sviluppo locale e non territori da assistere. Partendo da questo assunto oggi abbiamo illustrato il programma “Controesodo” che l’ANCI porta avanti da anni come azioni da attuare per rilanciare con forza e determinazione queste aree del nostro Paese che comprendono circa il 60 per cento della superficie nazionale”. Così il delegato ANCI Lino Gentile, intervenendo al CNEL, il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, insieme al responsabile Piccoli Comuni, Unioni di Comuni, Montagna e Aree interne di ANCI, Daniele Formiconi. Nel corso dell’incontro, i rappresentanti dell’ANCI hanno illustrato i punti salienti dell’Agenda Controesodo elaborata dall’Associazione con l’obiettivo di favorire il rilancio delle aree interne, dei territori montani e dei piccoli Comuni.
In tal senso, per contrastare la crisi demografica che sta colpendo questi territori dove i cittadini hanno meno servizi e opportunità di vita, “abbiamo posto l’accento – ha puntualizzato Gentile – sull’importanza di creare condizioni utili innanzitutto per favorire una nuova occupazione, quindi economia e lavoro, con investimenti all’avanguardia che possano avvicinare i Comuni più periferici ai centri di servizi essenziali e invertire la tendenza all’abbandono di gran parte delle aree del Paese. Un problema che riguarda l’intera nazione anche per le ripercussioni, ad esempio, in termini di dissesto idrogeologico per la mancanza di un presidio. Negli ultimi quarant’anni circa 2000 Comuni hanno perso fino all’80% della popolazione”.
“Bisogna interrompere – ha rimarcato il delegato ANCI – questa spirale negativa attraverso una puntuale attenzione del legislatore. Ora il CNEL e la 1° Commissione valuteranno le nostre proposte. Il nostro auspicio è che si inneschino a breve una serie di azioni virtuose per affrontare con efficacia il disagio vissuto dal 60% del territorio del nostro Paese”.
Un altro importante incontro dedicato al tema dello spopolamento delle aree interne si è svolto a Benevento, dove l’ANCI ha incontrato una rappresentanza di vescovi della Conferenza Episcopale Italiana con l’obiettivo di avviare un percorso congiunto volto a contrastare lo spopolamento e a favorire il rilancio della montagna e delle aree marginali.