Raffaele Fitto

“Quello attuale è un momento davvero importante per la finanza pubblica italiana non solo per l’attuazione di obiettivi e riforme del PNRR, che è una grande sfida ed opportunità di crescita per il sistema Paese, ma anche perché in gioco ci sono oltre 300 miliardi di euro di risorse pubbliche”, così Raffaele Fitto, Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione ed il PNRR a Missione Italia giunta alla sua terza edizione.

“Abbiamo la possibilità di lavorare positivamente per la creazione di un unico percorso condiviso”, ha precisato il Ministro, rammentando l’importanza della collaborazione con l’ANCI. Fitto ha inoltre ricordato i passaggi che hanno portato al pagamento della sesta rata, al rinnovo della Governance, alla riforma delle politiche di coesione, decreto approvato in Parlamento ieri. “È stata una scelta forte ma anche molto dibattuta. Con coraggio – ha ribadito – abbiamo rivisto il Piano cambiandolo profondamente per dare risposte adeguate e conformi ai criteri di contabilità e tempistiche, in sinergia con l’UE. Abbiamo operato infatti scelte come quelle di ragionare sulle sinergiche possibile che mettessero insieme le risorse del PNRR con quelle derivanti dalle politiche di coesione e del Fondo di sviluppo e coesione. La straordinarietà delle politiche messe in campo ha portato i suoi risultati e gli enti locali hanno dato il proprio contribuito”.

Il Ministro ha quindi illustrato i passaggi successivi. “Il nostro obiettivo è proiettarci oltre giugno 2026 rendendo questo un metodo e un modello non una tantum ma un approccio diverso come regola base per migliorare la qualità della spesa pubblica, anche alla luce delle nuove norme europee quali il ritorno del patto di stabilità. Annuncio che convocheremo delle cabine di regia settoriali, penso agli studentati e sull’agricoltura, per analizzare le criticità delle singole misure”.

Leggi l’intervento del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi

Leggi l’intervento del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini

Leggi l’intervento del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara