L’UNHCR (Agenzia ONU per i rifugiati) e l’ANCI hanno sottoscritto un importante protocollo di intesa per l’ampliamento della rete SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) e il rafforzamento dell’adesione dei Comuni italiani alla Carta per l’integrazione delle persone rifugiate.
Il documento formalizza e consolida una collaborazione di lunga data. Nel 2001, insieme al Dipartimento per le libertà civili e Immigrazione del Ministero dell’Interno, ANCI e UNHCR avevano dato origine al PNA (Programma Nazionale Asilo), il primo sistema pubblico per l’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati, diffuso su tutto il territorio italiano.
Evoluzione di quell’esperienza, il sistema SAI è al centro di questo nuovo protocollo d’intesa. L’impegno di UNHCR e ANCI è mirato al rafforzamento del sistema SAI, che ad oggi ospita oltre 35.000 persone, in maggioranza rifugiate.
I rifugiati ospitati nel SAI rappresentano il 25% delle oltre 138.000 persone, principalmente richiedenti asilo, accolte nel sistema di accoglienza in Italia.
Con la firma del protocollo, UNHCR e ANCI si impegnano a promuovere l’adesione dei Comuni italiani alla Carta per l’Integrazione delle persone rifugiate, sottoscritta nel 2022 da sei grandi città italiane, tra cui Torino. La Carta mira a potenziare la collaborazione fra le città e a rafforzare il loro impegno a favore dell’integrazione delle persone rifugiate, anche attraverso la realizzazione di programmi congiunti come “Spazio Comune”, grazie al quale UNHCR e i Comuni coinvolti hanno realizzato dei centri multiservizi per l’integrazione dei rifugiati.
Soddisfatta Chiara Cardoletti, rappresentante di UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino: “Questo protocollo rafforza ulteriormente la collaborazione tra l’ANCI e l’UNHCR e rappresenta un passo significativo verso un approccio coordinato e sinergico che mira a garantire una vita dignitosa e opportunità di integrazione per coloro che cercano protezione nel nostro paese. I Comuni sono il punto di contatto più vicino alle comunità e svolgono un ruolo cruciale, sono incubatori di innovazione e buone pratiche a sostegno dell’integrazione dei rifugiati nel tessuto sociale. In quest’ottica, l’ANCI si conferma come un partner essenziale nella costruzione di una società inclusiva e solidale. Insieme possiamo sviluppare strategie mirate per rispondere con risultati tangibili alle esigenze specifiche delle comunità ospitanti e dei rifugiati stessi”.
Per Matteo Biffoni, delegato ANCI all’Immigrazione: “Il Protocollo siglato oggi sancisce e rafforza il patto di cooperazione che da sempre rappresenta una colonna portante del sistema di tutela e integrazione dei rifugiati nel nostro Paese. Insieme abbiamo “inventato” quello che oggi è il SAI, partendo dalla convinzione, sincera e radicata, della centralità dei territori per qualsiasi percorso di inclusione. Migliorare il benessere delle comunità per favorire l’inclusione dei rifugiati, favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, migliorare l’accessibilità dei servizi. Questi alcuni dei pilastri della collaborazione, che qualifica l’impegno dei Comuni italiani a favore delle persone che cercano protezione e che stimola ANCI a mantenere alto l’impegno su questo tema. Proprio in questa direzione si inserisce la Carta per l’integrazione, promossa da UNHCR, a cui auspico una sempre maggiore adesione da parte dei Comuni”.
UNHCR e ANCI collaboreranno in maniera sinergica per il rafforzamento dei programmi di integrazione realizzati con un’attenzione particolare ai richiedenti asilo e rifugiati con esigenze specifiche, compresi i minori non accompagnati. Il documento prevede inoltre la creazione di un gruppo di lavoro composto da due rappresentanti dell’ANCI e due dell’UNHCR che opererà e svolgerà attività in linea con gli obiettivi del protocollo.