“Come Associazione nazionale dei Comuni italiani è un onore essere qui oggi a discutere di un tema per noi molto importante. Un’occasione anche per presentare la rivista giuridica degli Enti locali che curiamo assieme all’importante contributo scientifico di un board di professori. Vogliamo alzare lo sguardo attraverso la rivista ma anche analizzare e fare bilanci rispetto al sistema delle autonomie locali per fare proposte sulle prospettive future”. Lo ha sottolineato il Segretario generale dell’ANCI, Veronica Nicotra intervenendo al convegno intitolato “A Trent’anni dalla legge sull’elezione diretta dei Sindaci (legge n. 81 del 1993)” organizzato a Venezia dall’Università Ca’ Foscari.
“La legge sull’elezione diretta del sindaco – prosegue il Segretario generale – nasce da un particolare contesto nazionale e anche internazionale: gli anni Novanta segnano la crisi del sistema dei partiti a livello nazionale mentre in campo internazionale si disegnano nuovi equilibri. Intanto comincia a crescere nel nostro paese l’attenzione ai temi dell’autonomismo e del sistema istituzionale legato ai Comuni e alle Regioni. La legge sull’elezione diretta del sindaco del 1993 è stato il primo esperimento di ‘leaderizzazione’ delle figure politiche, in grado di determinare un nuovo rapporto tra politica e cittadini, tra elettore ed eletto. Una legge che ha garantito la governabilità nel sistema comunale. Un esperimento vincente che ha determinato una democrazia matura dando prospettive alle nostre città”.
In questo contesto, chiarisce Nicotra: “Va superato il vincolo di mandato che in altri paesi europei non esiste per la figura del sindaco. È il cittadino che decide e valuta l’operato del sindaco riconfermandolo o meno. Siamo in una tornata elettorale amministrativa importante quella che ci sarà nel 2024 – conclude – e sarebbe importante dare maggiore attenzione a questo tema su cui è fondamentale anche una riflessione e un contributo da parte del mondo scientifico”.