ANCI Nazionale (1)

Su mandato unanime del Comitato direttivo dell’ANCI, il presidente Antonio Decaro ha presentato alla Conferenza Unificata un documento contenente le osservazioni e gli emendamenti dei Comuni sul testo di legge riguardante l’autonomia differenziata. L’ANCI si è riservata di esprimere una valutazione finale sulla legge dopo le determinazioni del Governo sulle richieste presentate.

“Ci sono questioni che devono essere chiarite e ci sono punti che per i rappresentanti delle autonomie locali devono essere totalmente rivisti. Il documento presentato raccoglie le preoccupazioni dei Comuni sull’individuazione e finanziamento dei livelli essenziali di prestazione (LEP) e su un processo che prevede la devoluzione alle Regioni di funzioni non solo legislative ma anche amministrative e gestionali, senza tenere conto del ruolo e del contributo che in tutti questi anni i Comuni italiani hanno offerto in termini di servizi ai territori e alle comunità e soprattutto sul meccanismo di solidarietà e perequazione, già realizzati su scala comunale”.

Nonostante la delicatezza dell’argomento e la complessità della rappresentanza di una Associazione che ha al proprio interno quasi ottomila sindaci di appartenenza politica e territoriale molto articolata, l’ANCI è riuscita a trovare un momento di sintesi presentando un documento che evidenzia eccezioni di metodo e nel merito.

Il documento presentato ribadisce che l’architettura costituzionale della Repubblica si fonda sulle Regioni, sulle Province, sulle Città metropolitane e sui Comuni in modo equi-ordinato, e che l’art. 116 della Carta va letto e attuato in piena sintonia con gli altri articoli del Titolo V, in un contesto di tutela dell’unità giuridica ed economica della Repubblica e di garanzia.

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