Stimolare l’analisi ed il confronto fra i diversi modelli di gestione dei rifiuti sia rispetto all’innovazione, alla qualità ed all’efficienza, sia rispetto alla necessità di verificare l’impatto per i Comuni delle nuove sfide previste a livello europeo. Questo il filo conduttore del seminario formativo organizzato da ANCI e CONAI nella sede nazionale dell’Associazione alla presenza del viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Vannia Gava.
“Per stare al passo con le direttive ed i tempi europei, per sfruttare a pieno i fondi del Pnrr nel settore dei rifiuti, occorrono determinazione, tecnologie avanzate e formazione”, sottolinea Enzo Bianco, presidente del Consiglio nazionale ANCI. “Gli ambiziosi obiettivi che ci chiede l’Europa sull’economia circolare, di cui la raccolta differenziata è parte fondante, sono raggiungibili se tutti, dai comuni fino all’Anci e al Conai, facciamo la nostra parte in piena sinergia di intenti. Da tempo, insieme al Conai, abbiamo costituito una struttura tecnica di sostegno che ha aiutato ed aiuterà a sapere quali sono i finanziamenti, ma anche a preparare i progetti. L’esigenza di fare presto e bene è certo sfidante ma insieme siamo convinti che riusciremo a raggiungere l’obiettivo”.
Secondo il viceministro Gava: “La grande sfida dello sviluppo sostenibile richiede che istituzioni, Comuni e associazioni siano alleate per fare vera cultura ambientale. L’economia circolare cambia radicalmente l’approccio al concetto di rifiuto, che oggi diventa risorsa da reimmettere nei processi produttivi e industriali. In quest’ottica, e ai fini dell’indipendenza energetica del Paese, opera la Strategia nazionale per l’economia circolare, di cui componente cruciale è il Piano nazionale per la gestione dei rifiuti. Momenti come questi sono utilissimi in questo senso e ai fini del superamento di un paradosso tutto italiano che ci vede leader in Europa nel settore dell’economia circolare, avendo superato con 9 anni di anticipo i target di riciclo fissati dall’Unione europea entro il 2030, ma, di contro, ancora non sufficientemente dotati di impiantistica sufficiente per chiudere il ciclo dei rifiuti nelle Regioni. Su questo aspetto come Ministero stiamo lavorando molto in maniera sinergica con tutti gli attori parte di questa grande sfida”.
Carlo Salvemini, sindaco di Lecce e delegato politico Energia e Rifiuti ANCI ricorda quanto “la collaborazione fra ANCI e CONAI sia strategica per i Comuni che devono avviare al riciclo e al recupero i rifiuti di imballaggio urbani”. Un’alleanza che ha portato in questi anni a risultati d’eccellenza: secondo l’ultimo dato disponibile, nel 2021 l’Italia ha avviato a riciclo il 73,3% degli imballaggi immessi sul mercato, un risultato che supera abbondantemente il 65% di riciclo totale chiesto dall’Europa ai suoi Stati membri entro il 2025”. Salvemini indica anche le prossime sfide: “dobbiamo misurarci con il nuovo regolamento Ue sugli imballaggi che ci chiama a raggiungere, fra gli altri, l’obiettivo degli imballaggi riciclabili in modo economicamente sostenibile entro il 2030 e a ridurre i rifiuti di imballaggio del 15% pro-capite per ogni Paese dell’UE entro il 2040?.
Da parte sua Luca Ruini, presidente del CONAI afferma che “Di fronte a obiettivi europei di recupero e riciclo sempre più sfidanti, stimolare il dibattito alla ricerca di nuove strade e soluzioni è fondamentale. I fondi del PNRR rappresentano un’opportunità unica per potenziare la filiera del riciclo che, con oltre il 73% di imballaggi avviati a nuova vita ogni anno, in Italia è un’eccellenza da valorizzare e da difendere. Resta ancora il gap impiantistico fra Nord e Sud e colmarlo è un obiettivo prioritario. Il lavoro che abbiamo fatto con ANCI per intercettare i fondi del PNRR, aiutando i Comuni del Mezzogiorno a presentare soluzioni progettuali per un valore totale di 115 milioni di euro, va proprio in questa direzione”.
Alessandro Canelli, sindaco di Novara e delegato ANCI alla Finanza Locale, commentando a margine l’iniziativa odierna, afferma che “ANCI e CONAI hanno siglato un accordo quadro che di fatto valorizza un tema su cui i Comuni stanno lavorando con grande impegno. Nel caso di Novara i risultati sono incoraggianti. La formazione comunque costituisce un momento essenziale per la crescita delle nostre comunità ed è importante che il tema dello smaltimento dei rifiuti alla luce delle recenti normative diventi uno degli obiettivi prioritari delle amministrazioni locali”.