Duecentocinquanta milioni di euro subito (200 ai comuni e 50 a Province e Città metropolitane), per i ristori relativi al caro-bollette, 100 milioni per l’incremento delle indennità di funzione e 82,5 milioni per il minor gettito da occupazioni di suolo pubblico.
Sono queste le risorse sbloccate dalla Conferenza Stato-città quale “contributo straordinario” in risposta ai minori gettiti causati dalla pandemia e dalla crisi energetica.
I primi 250 milioni sul caro bollette sono stati approvati oggi sulla base delle informazioni della banca dati Siope come indicato dalla norma stessa. Altri 200 milioni (170 ai Comuni e 30 a Città metropolitane e Province) saranno da ripartire entro il prossimo 30 giugno, andando a valere sul recente decreto Energia e investimenti.
Approvato anche il riparto di 82,5 milioni per ristorare i Comuni del minor gettito derivante dall’esenzione delle occupazioni del suolo pubblico per il primo trimestre 2022. Inoltre, a titolo di concorso alla copertura del maggiore onere sostenuto dai Comuni per l’incremento delle indennità di funzione degli amministratori, anche uno stanziamento di 100 milioni per l’anno 2022, che diventeranno 150 per il 2023 e 220 annui a partire dal 2024.
Durante la riunione l’ANCI ha ricordato al governo l’importanza di “procedere il più rapidamente possibile con l’erogazione del 66 per cento del fondo di solidarietà comunale, prevista entro maggio. Sono risorse che i Comuni aspettano e su cui ogni ritardo può causare problemi di cassa”.