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Non solo record e competizioni. Per innovare lo sport è necessario investire in inclusione sociale, digitalizzazione, salute fisica e mentale.

È questo il messaggio lanciato in occasione della conferenza annuale di EPSI, la piattaforma europea per l’innovazione nello sport che si volge a Spa, nel circuito belga di Formula 1.

La piattaforma mette in rete 122 affiliati in 22 Paesi con l’obiettivo di favorire la ricerca di opportunità di finanziamento e rafforzare la capacità di attrazione dei fondi europei da parte dei soggetti coinvolti, in particolare di club e federazioni sportive, aziende e start-up, università, istituzioni e associazioni attive nell’inclusione sociale di bambini e adolescenti.

In particolare, l’ANCI Piemonte è attiva nella progettazione e nello sviluppo di progetti europei e di iniziative che interessano i Comuni piemontesi. Dal 2018 l’associazione è impegnata attivamente nella progettazione di eventi a tema sportivo. La prima iniziativa è stata una “mentoring visit” europea a Torino alla quale ha fatto seguito il progetto Sport&Oltre, finanziato attraverso l’iniziativa Azione ProvincEgiovani dell’UPI (Unione delle Province d’Italia).

In questi anni, ANCI ha potuto raccogliere le segnalazioni e le istanze provenienti dagli enti locali piemontesi, con particolare riguardo alla necessità di ripensare lo sport in chiave innovativa e trasversale, attraverso il coinvolgimento di altri settori della vita sociale, e promuovendo sinergie e azioni di rete volte a sviluppare lo scambio di idee e di esperienze.

Nell’ambito della conferenza annuale di EPSI, il direttore di ANCI Piemonte, Marco Orlando, ha partecipato alla tavola rotonda dal titolo “Attivare i cittadini negli spazi pubblici”, illustrando idee, scenari e prospettive degli enti locali piemontesi.

L’intervento ha sottolineato le numerose criticità che i governi locali incontrano nella definizione di politiche proattive, a causa di un quadro regolatorio nazionale e regionale non favorevole all’intervento dei municipi, specie se di piccole dimensioni. La carenza di una specifica definizione dello “sport” come funzione fondamentale degli enti locali fa venire meno la disponibilità di risorse finanziarie, che possano andare oltre la mera manutenzione degli impianti sportivi. È quindi necessario investire maggiori energie nella creazione di reti locali stabili e dotate di poteri di indirizzo effettivo, a partire dalle esperienze virtuose dei “Comuni europei dello sport”.