Nelle scorse ore si è riunito il coordinamento dei sindaci delle città metropolitane, presieduto dal presidente dell’ANCI Antonio Decaro e dal coordinatore delle città metropolitane Dario Nardella.
Durante l’incontro, i sindaci metropolitani hanno rilanciato le proposte illustrate nell’assemblea nazionale ANCI di Parma e, in particolare, hanno ribadito la richiesta dei Comuni di ridurre al minimo i passaggi formali e burocratici dell’iter del PNRR.
Si tratta di aspetti procedurali indispensabili per l’attuazione del piano, cui si aggiungono richieste relative a ulteriori semplificazioni e allo sblocco del 100 per cento del turn over anche per il personale dipendente delle città metropolitane. Su quest’ultimo aspetto è stato valutato positivamente l’annuncio fatto dal ministro Brunetta.
I sindaci delle Città metropolitane hanno inoltre richiamato l’attenzione del governo sulle modalità di attuazione delle opere e sulla necessità di adottare strumenti innovativi al fine di gestire al meglio un numero di cantieri mai visto prima, peraltro concentrati in pochi anni.
Il coordinamento dei sindaci metropolitani ritiene necessario razionalizzare le procedure di assunzione straordinaria del personale a tempo determinato per le opere finanziate dal PNRR ed omogeneizzare il più possibile le procedure straordinarie con quelle ordinarie, per evitare il caos amministrativo e gestionale all’interno dei Comuni.
Sugli aspetti politici e istituzionali, i sindaci metropolitani hanno infine rilanciato le proposte dell’ANCI volte a riformare le norme sulla ineleggibilità e sul limite del mandato dei sindaci, e quelle sulle responsabilità in materia di abuso d’ufficio per gli amministratori locali.
In particolare, i sindaci delle Città metropolitane hanno sottolineato come la figura del sindaco, nonostante la forte esposizione pubblica, sia l’unica tra tutte le cariche politiche a subire il limite dell’incandidabilità al parlamento e ad avere un tetto al numero dei mandati: una disparità di trattamento che appare illogica e perfino incostituzionale e contribuisce a indebolire l’immagine e il ruolo del sindaco in una fase di grandi e anzi accentuate responsabilità al servizio delle proprie comunità.
Al fine di confrontarsi su questi temi, i sindaci metropolitani chiederanno un incontro al presidente del consiglio Mario Draghi, avendone fin qui sempre apprezzato la concreta disponibilità alla collaborazione, confermata nel suo recente intervento all’assemblea dell’ANCI di Parma.