“L’attuazione del Pnrr, la Next generation Eu, non può prescindere dal punto di vista dei giovani amministratori che stanno guidando le loro comunità in un momento così delicato. La vostra azione è un motivo di incoraggiamento per migliorare le regole esistenti e dare ai Comuni il ruolo che spetta loro nel momento in cui conta decidere. Mi sento di prendere l’impegno di coinvolgervi sempre più, anche per condividere con voi la convinzione che la passione politica e civile è più forte di ogni calcolo di opportunità”. Lo ha evidenziato il presidente nazionale dell’ANCI, Antonio Decaro, in un passaggio della sua relazione alla prima giornata della XI Assemblea Programmatica di ANCI Giovani, in corso di svolgimento a Roma presso l’Auditorium della Conciliazione.
“I giovani amministratori devono essere i protagonisti della sfida del PNRR adesso, cogliendo un’occasione che non capiterà più. Le città di domani devono costruirle coloro che sono il futuro non il passato del Paese, e voi giovani ce lo dite nella realtà di tutti i giorni”, ha aggiunto Decaro. Che ha citato alcuni esempi per i quali il punto di vista dei giovani amministratori è fondamentale: “dalle politiche sociali con gli asili nido che possono essere uno snodo cruciale per conciliare lavoro e famiglie, visto che ormai non esiste più l’ammortizzatore sociale dei nonni”; alle politiche della mobilità sostenibile, perché “solo un giovane può usare al meglio le esperienze di confronto con le capitali europee che la vostra generazione ha conosciuto con il boom delle low cost”. Per finire con il capitolo dello sport e degli spazi attrezzati che “solo voi che vivete uno stile di vita sano potere apprezzare a pieno. perché è il vostro stile di vita”.
Il presidente ANCI si è soffermato sul momento cruciale della ripartenza del Paese. “Non dobbiamo avere l’obiettivo di tornare all’Italia di 20 mesi fa che era un Paese ingiusto e poco forte. Grazie alle risorse del PNRR, dobbiamo invece costruire un Paese più giusto e che possa riassorbire le differenze territoriali, sociali e sul fronte della parità di genere. Con la pandemia – ha proseguito -è cambiato tutto ma abbiamo avuto la possibilità di capire le cose che vanno e quelle che invece non funzionano”. Per questo, a suo parere, “non bisogna sprecare le esperienze fatte nel pieno dell’emergenza: sappiamo quali sono stati i cittadini che sono stati più protetti, quelli che sono stati travolti dalla tempesta e abbiamo riscoperto il ruolo centrale del volontariato che rappresenta l’ossatura stessa delle nostre comunità”.
Decaro è poi intervenuto sui dati che attestano come il mestiere del sindaco stia sempre di più invecchiando, a fronte di una vera e propria crisi di candidature. “Quando stai avviando una carriera o mettendo famiglia, fare l’amministratore locale non ti appare l’attività più attraente specie se ambisci a mestieri meglio retribuiti e meno pericolosi”, ha ammesso rivolto alla platea di giovani amministratori. Ma “nessuno come voi giovani potrà dare concretezza alla massima che in questa estate ha ispirato il successo tanti atleti italiani: se è impossibile, allora si può fare. Nessuno vi ha promesso una medaglia o un podio olimpico, però se sarete capaci di produrre cambiamenti concreti nella vita delle vostre comunità, otterrete qualcosa di più di uno stipendio. Avrete il privilegio di custodire le paure e le aspirazioni dei vostri concittadini, oltre che la soddisfazione di aver raggiunto un risultato: è quello il podio più bello cui potrete ambire”, ha concluso Decaro.