“I ritardi sul fronte dell’innovazione non sono più accettabili. A fronte di uno stanziamento di oltre 40 miliardi, il PNRR prevede la trasformazione digitale della PA ma purtroppo sono ancora tanti i Comuni che, indipendentemente dalla loro dimensione, manifestano gravi criticità. Ricordo che l’innovazione è una delle cinque riforme strutturali necessarie per poter accedere ai fondi. Di questo passo rischiamo di perdere un’opportunità straordinaria”.
A dirlo è Michele Pianetta, vicepresidente all’Innovazione di ANCI Piemonte che, nei giorni scorsi, ha partecipato, in rappresentanza di ANCI nazionale, al primo di una serie di incontri in videoconferenza con i dipartimenti della Funzione Pubblica e della Trasformazione Digitale.
“È stata l’occasione per dare il via al confronto sull’attuazione del PNRR e per concertare l’avvio di gruppi di lavoro che coinvolgano i rappresentanti di Comuni e Province. Da anni, sul tavolo delle discussioni vi sono questioni irrisolte come il superamento del digital divide e la semplificazione amministrativa. Si tratta di tematiche che fino ad oggi sono state gestite dall’alto, in maniera inefficace e spesso scoordinata. Con il risultato che, a fronte di mille progetti, non è cambiato nulla. Crediamo sia arrivato il momento di invertire la rotta, bisogna agire velocemente”.
Tra gli obiettivi, una connettività omogenea ad alta velocità per cittadini, aziende, scuole e ospedali. “Perché ciò avvenga – spiega il vicepresidente ANCI – è necessario utilizzare tutte le tecnologie più avanzate (Fibra, FWA, 5G) ma occorre anche adattare il quadro normativo, possibilmente con il contributo dei Comuni in modo da favorirne l’implementazione. Nei prossimi anni, vi saranno investimenti significativi per portare internet veloce in tutto il Paese: la connettività a 1 Gbps in rete fissa raggiungerà circa 8,5 milioni di famiglie e 9 mila edifici scolastici, mentre il Piano Italia 5G prevede il potenziamento della connettività mobile nelle aree a fallimento di mercato”.
Intanto nei giorni scorsi, il Governo ha di fatto accolto la richiesta di includere i rappresentanti di ANCI e UPI nella Cabina di regia sul PNRR. “Una decisione importante – aggiunge Pianetta – che consentirà ad ANCI e UPI di avanzare le istanze di Comuni, Province e Città metropolitane nei tavoli ufficiali con il governo. Assieme alle regioni, gli Enti locali saranno i protagonisti del processo di transizione che investirà il Paese nei prossimi anni. I Comuni – ricorda infine Pianetta – saranno chiamati a gestire iniziative e progetti che andranno a modificare l’assetto stesso delle città: penso, ad esempio, agli investimenti nel settore delle infrastrutture, del trasporto pubblico, dell’energia e alle tante declinazioni alle quali potrà prestarsi il vasto paradigma della transizione tecnologica. Le questioni aperte si possono chiudere solo con azioni coordinate e sinergiche. Dobbiamo guardare tutti nella medesima direzione. Ecco perché sui singoli punti del PNRR è essenziale il coinvolgimento degli Enti locali”.