Il Piemonte sarà la prima Regione a rendere le sue montagne “Covid-free” vaccinando tutti i residenti e i lavoratori dei 500 Comuni montani e di alta collina che presentano presidi sanitari minimi, così come avvenuto nelle isole minori.
L’intervento riguarderà innanzitutto i Comuni montani del Piemonte individuati a “priorità alta” (oltre 200 sui 500 totali) in base alla combinazione di parametri che riguardano l’altitudine, la distanza dall’ospedale più vicino e l’omogeneità territoriale (sulla base del criterio richiamato nella circolare nazionale del generale Figliuolo).
L’intervento interesserà in particolare:
– le aree alpine, in tutti i Comuni sopra i 700 metri di altitudine e quelli tra i 600 e i 699 metri che distano più di 25 minuti da un ospedale;
– le aree appenniniche e di alta collina, come la Langa cuneese o astigiana, in tutti i Comuni sopra i 500 metri di altitudine e quelli fra i 400 e i 499 metri che distano più di 25 minuti da un ospedale.
La mappa è stata definita sulla base delle tempistiche per raggiungere un ospedale elaborate dal 118. Non sono inclusi i Comuni montani che si trovano a meno di 25 minuti da un ospedale.
Sono circa 110.000 i residenti vaccinabili nei Comuni montani a priorità alta. Le Asl convocheranno le circa 71.000 persone residenti che non sono ancora state vaccinate (altre 39.000 hanno già ricevuto almeno una dose perché rientrano nelle categorie già in fase di vaccinazione).
L’iniziativa, partita nelle scorse ore da Alagna Valsesia (VC), non determinerà alcun rallentamento nella campagna vaccinale: saranno infatti circa 2.000 i vaccini giornalieri destinati al progetto delle montagne “Covid-free” su circa 30.000 vengono somministrati mediamente ogni giorno in Piemonte.
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