“Le nuove norme sui concorsi pubblici, in vigore dal 1° maggio, potranno tradursi in un aggravio di spesa per i bilanci dei piccoli Comuni, che potranno assumere in virtù dello ‘sblocco’ delle assunzioni annunciato dal ministro Brunetta. Per questo chiediamo al governo di esonerare i piccoli Comuni dalle nuove regole o di prevedere contributi specifici per sostenere i costi necessari”.
Lo ha detto il coordinatore Piccoli Comuni ANCI, Massimo Castelli, ricordando come: “I Comuni piccoli e medi, con molta probabilità, dovranno fare ricorso all’affitto di spazi idonei e attrezzature necessarie, trovandosi così a dover provvedere economicamente, solo con le proprie risorse, ad organizzare le prove concorsuali con le nuove modalità stabilite”.
Da qui la richiesta di un sostegno economico dedicato a tutte le amministrazioni che dovranno “noleggiare strumenti digitali e informatici, adeguare strutture prive di idonei collegamenti alla rete o ricorrere necessariamente all’affitto di spazi adatti al di fuori del Comune per lo svolgimento dei concorsi”.