Una piattaforma comune di proposte per garantire la rapida esecuzione degli interventi del Recovery plan e rilanciare l’economia del territorio. Questa la richiesta di ANCE (Associazione nazionale costruttori edili) e di ANCI alla luce dell’avvio, da parte del premier Mario Draghi, di un iter di condivisione con i territori sul PNRR.
Ribadendo il ruolo cruciale dei Comuni per la realizzazione e l’adeguamento delle opere infrastrutturali locali, ANCE e ANCI chiedono al Governo il potenziamento delle strutture tecniche delle amministrazioni locali per superare la cronica carenza di personale qualificato impegnato sulla realizzazione delle opere e della manutenzione del territorio.
Allo stesso tempo, ANCI, ribadisce la necessità di una semplificazione delle norme e delle procedure per l’apertura dei cantieri pubblici, con particolare riguardo allo ‘sfoltimento’ degli iter autorizzativi che precedono le gare d’appalto e che sono causa di gravi ritardi e lungaggini.
Per il presidente ANCE, Gabriele Buia, vi è invece la necessità che ogni revisione del Codice degli Appalti e dei Contratti pubblici assicuri la più ampia partecipazione alle gare da parte delle imprese, garantendo la tutela della concorrenza e della trasparenza.
Infine, ANCI e ANCE lanciano un forte allarme sul ddl sulla rigenerazione urbana. Per le due associazioni il provvedimento, ora all’esame del Senato, contiene norme che bloccano gli interventi anziché agevolarli, per questo va completamente ripensato e riscritto, lasciando autonomia e flessibilità agli Enti locali.
Allo stesso modo, è necessario garantire la proroga del Superbonus 110%, importante strumento fiscale attualmente a disposizione per la riqualificazione degli edifici, semplificandone l’accesso da parte degli interessati. Senza un intervento deciso sulle procedure e in mancanza di un rafforzamento delle amministrazioni pubbliche locali, il Paese rischia di perdere un’occasione per dare avvio a una nuova stagione di crescita sostenibile e di benessere collettivo.