Oltre 3 milioni di euro nel triennio 2018-2020 per l’installazione del Wi-Fi gratuito nei Comuni italiani, che si aggiungono ai 120 milioni stanziati dall’Europa nel periodo 2017-2019 per favorire l’installazione di hot-spot gratuiti in 8.000 comunità locali dell’intero continente.
È questa la principale novità in tema di innovazione digitale contenuta nella legge di bilancio approvata nei giorni scorsi e a cui guarda con favorel’ANCI, l’associazione dei Comuni italiani. “I fondi italiani e quelli europei – spiega il vicepresidente all’innovazione di ANCI Piemonte, Michele Pianetta – finanzieranno le attrezzature e i costi di installazione degli hotspot Wi-Fi, mentre saranno a carico dei Comuni le spese per la connettività e quelle per la manutenzione delle apparecchiature. In cambio i cittadini avranno municipi, parchi, piazze, biblioteche, musei e centri sanitari interamente coperti dalla rete internet”.
Per aderire all’iniziativa bisognerà presentare il proprio progetto, che verrà valutato in base all’ordine di presentazione (WiFi4EU https://ec.europa.eu/digital-single- market/en/wifi4eu-wi-fi- gratuito-gli-europei).
“Oggi – continua Pianetta – vogliamo lanciare un preciso appello ai Comuni, affinché non si lascino sfuggire questa opportunità e presentino in tempo utile le domande. I fondi stanziati a livello nazionale ed europeo, insieme agli investimenti per la realizzazione della banda ultra larga (284 milioni di euro solo in Piemonte), ci consentiranno di modificare la fisionomia dei nostri territori e di attuare finalmente quei processi di innovazione digitale di cui si parla ormai da troppi anni. Insomma sarà possibile passare dalle parole ai fatti ma i Comuni dovranno fare la loro parte”.
Una questione che investe in modo particolare il Piemonte, che con i suoi 1204 comuni, di cui 1150 in “aree bianche” a fallimento di mercato, è tra le realtà più interessate al tema dell’innovazione tecnologica.
“Nei giorni scorsi – spiega Pianetta – assieme ad UNCEM abbiamo fatto il punto della situazione a Torino, in un dibattito molto partecipato. Sappiamo che il digital divide continua a pesare enormemente sullo sviluppo economico e tecnologico del territorio e stiamo monitorando attentamente la situazione, perché tutti possano usufruire dei benefici derivanti dall’attuazione del piano BUL da una parte e dagli investimenti per lo sviluppo del WI-FI dall’altra. Allo stesso modo, ci siamo posti il problema di ciò che verrà dopo ovvero dei servizi e dei contenuti che dovremo essere in grado di offrire ai cittadini, perché lo sviluppo della banda larga non rimanga una scatola vuota. Di questo stiamo dialogando direttamente con la Regione. Certo è che tutti i cittadini, nei prossimi cinque anni, avranno copertura a 30 mbs, che in alcuni casi vuol dire venti volte l’attuale velocità di navigazione”.
Questioni che ANCI Piemonte e il suo vicepresidente Pianetta stanno portando avanti attraverso il lavoro della Consulta Innovazione che, insediatasi lo scorso mese di giugno, raccoglie sollecitazioni e istanze dei territori per farsene portavoce a livello regionale e nazionale e, inoltre, organizza eventi formativi e informativi. Primo fra tutti il premio Piemonte Innovazione, promosso con Forum PA per far emergere e valorizzare le buone pratiche dei territori in materia di innovazione. Poi gli eventi organizzati in collaborazione con fondazione iFEL nell’ambito dell’iniziativa “Forma Comune”, il progetto itinerante di ANCI Piemonte, che tocca tutte le province. “Per la prima volta – sottolinea Pianetta – nei nostri incontri formativi si è parlato diinnovazione ed il numero degli eventi formativi è destinato ad aumentare nel 2018. Del resto, l’azione culturale e formativa è uno degli ingredienti fondamentali del piano BUL”.
Tra le iniziative più qualificanti che la consulta innovazione di ANCI Piemonte intende realizzare nel 2018, vi sono la seconda edizione del PremioPiemonte Innovazione e una serie di incontri dedicati agli aspetti della Legge Piccoli Comuni riguardanti lo sviluppo della banda ultra larga. “Dal cuneese al Vco, dall’astigiano al torinese, a partire dalla fine di gennaio andremo in periferia ad incontrare i Sindaci e con loro affronteremo le questioni più delicate e complesse in tema di innovazione – conclude Pianetta – nelle scorse settimane ci sono state segnalate alcune criticità, delle quali siamo pronti a farci portavoce in ogni sede”.